Jacopa de’ Settesoli di Renato Testa.
Nel panorama storico della città di Marino la figura di Jacopa De’ Settesoli, sposa di Graziano Frangipane, emerge nettamente per il suo carisma. «Potente signora di terre e di castelli, fra i quali quello di Marino, le vicende della vita di Jacopa – ha scritto di recente lo storico Ugo Onorati – sono legate soprattutto all’epica azione di riforma spirituale di San Francesco, al quale accordò da subito la sua protezione, e alle fortune feudali della potente famiglia romana dei Frangipane. Come Chiara fu conquistata dal messaggio evangelico del Poverello di Assisi, così Jacopa pose il suo potere al servizio dei più deboli. Organizzò i laici nel Terzo Ordine francescano per assistere i bisognosi. Fu una sposa e una madre esemplare. Fu umile pur essendo aristocratica. Fu l’unica donna ammessa al trapasso di san Francesco. Per la fortezza del suo carattere da Lui fu appellata “frate”… ».
Nel 1209, quando San Francesco si recò a Roma per sottoporre la regola del suo nuovo Ordine a Papa Innocenzo III, Jacopa De’ Settesoli ed altre influenti personalità gli offrirono il proprio appoggio. La donna gli dimostrò grande dedizione e rimase sua carissima amica per tutta la vita. Egli la chiamava affettuosamente ‘Frate Jacopa’ per la sua forza d’animo e la sua integrità, considerate all’epoca qualità virili. Nonostante avesse l’opportunità di vivere lussuosamente, ella seguì il modello di perfezione suggerito da Francesco, conducendo una vita austera e mettendo a sua disposizione i suoi beni e il suo potere.
La donna rimase ad Assisi fino alla morte di Francesco, provvedendo al suo funerale. Poi tornò a Roma, dove visse per più di dieci anni. Passò tuttavia i suoi ultimi due anni ad Assisi, dove desiderava essere seppellita: fu sepolta nel 1239 ad Assisi vicino all’amico Francesco, nella Basilica superiore, dove ancor oggi c’è un affresco che la raffigura; nel 1932, i suoi resti furono trasferiti nella Cripta del Santo di fronte alla sua tomba, nella basilica inferiore di Assisi.
28 maggio 2009, in occasione del 770esimo anniversario della sua morte: una effigie commemorativa nel cuore del centro storico, realizzata e apposta di concerto con le istituzioni cittadine, il Museo civico e l’Istituto d’Arte ‘Paolo Mercuri’ di Marino; si tratta dell’immagine del volto della nobildonna donata dal maestro Renato Testa, socio fondatore Accademia Castrimeniense Onlus di Marino, realizzata in mosaico su una lastra di pietra albana. La piazza antistante il Museo civico, dove l’effigie è stata collocata, ha così preso il nome di ‘Largo Jacopa de’ Settesoli’, a sua perenne memoria.
Renato Testa Mosaico Jacopa de’ Settesoli